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Come scegliere le scarpe da corsa: Guida definitiva per prevenzione infortuni e prestazioni ottimali

Che tu sia un corridore amatoriale o professionista, le scarpe da corsa sono un argomento molto dibattuto. Quali sono le scarpe da running migliori? Che caratteristiche deve avere per prevenire infortuni? La risposta è… DIPENDE.

L’articolo che segue, supportato da evidenze scientifiche, discute di queste domande e vi darà utili consigli per una corsa sicura e efficace.

A cosa servono le scarpe da corsa?

Le scarpe da corsa sono studiate principalmente con 3 obiettivi:

 

  1. Gestire gli infortuni

Quando si verifica un infortunio, il primo passo per trattarlo è cambiare le abitudini di vita che possono averlo generato. Le scarpe da corsa rappresentano la fase iniziale delle indicazioni terapeutiche, sebbene non debba mai essere l’unica! Una valutazione fisica fisioterapica o ancora una medico-specialistica devono rientrare nel percorso terapeutico per la personalizzazione e risoluzione di ogni singolo caso clinico.

Il fisioterapista, infatti, conosce i capi saldi del recupero da un infortunio sportivo che riguardano:

  • la progressione dei carichi in termini di frequenza di allenamento, intensità e volume di esercizi
  • propedeutiche per allenare la forza e la flessibilità muscolo-tendinea
  • consigli per il riposo

 

  1. Prevenire gli infortuni

Sulle piste di atletica e fuori da esse si è sempre pensato che un piede pronatorio (piede piatto) potesse aumentare l’incidenza di infortuni: al contrario recenti ricerche hanno dimostrato il contrario! A supporto di tale tesi vi sono due idee:

  • Il piede piatto viene valutato in statica, non in dinamica. Il piede, durante la corsa è capace di adattarsi. Basti pensare che un velocista di calibro mondiale come Usain Bolt ha il piede piatto!
  • Uno studio scientifico con alta validità ha seguito corridori amatoriali per un anno. Dopo averli suddivisi sulla base della tipologia di piede (pronatorio, supinatorio o normale) hanno dimostrato che i soggetti a maggior rischio di infortuni erano i corridori con piede “normale”!

 

  1. Migliorare le prestazioni di corsa

Le scarpe da running si sono dimostrate utili a migliorare l’efficienza della corsa, aiutando a migliorare l’economia di movimento e a ridurre l’energia necessaria per mantenere un ritmo costante. Fattori come peso della scarpa, spessore e materiali dell’intersuola, e flessibilità della suola influenzano la performance complessiva.

come scegliere scarpe da corsa

Tipologie di scarpe da corsa

Le scarpe da running si suddividono in due categorie principali:

  • Minimaliste: riducono le interferenze con il movimento naturale del piede grazie alla loro grande flessibilità, al piccolo heel drop e al minimo spessore della suola. La loro struttura predilige il carico su piede e caviglia, ma diminuisce quella sulle articolazioni superiori.
  • Massimaliste: sono scarpe con un heel drop più alto, spessore della suola maggiore e minor flessibilità longitudinale. Questa loro conformazione aumenta i carichi su ginocchio e anche, scaricando la caviglia e piede.

Quali scarpe da running comprare?

Se hai avuto un infortunio ad una delle articolazioni o dei muscoli delle gambe, conoscere come la scarpa carica differentemente le strutture anatomiche è di fondamentale importanza per il recupero.

Ad esempio, chi ha problematiche di ginocchio, preferirà utilizzare delle scarpe minimaliste che carichino maggiormente caviglia e piede. Al contrario, chi soffre di tendinopatia achillea o fascite plantare preferirà scarpe massimaliste.

Resta il fatto che cambiare scarpa con troppa velocità può infastidire altri sistemi e procurare altri infortuni, quindi per gestire la transizione il consiglio che ti do è di seguire questo schema:

  • Inizia con una o più corse semplici e di breve durata
  • Aumenta gradualmente la frequenza e la durata della corsa
  • Infine, aumenta l’intensità dell’allenamento

Per scegliere delle scarpe da corsa senza un precedente infortunio, chiediti sempre: quanto sono comode queste scarpe? Quando sono simili ai modelli che ho usato in precedenza e con cui mi sono trovato bene? Quale tipo di corsa e su che terreni mi allenerò?

Quanto spesso cambiare scarpe da corsa?

Dipende dal tipo di allenamento e dalla qualità delle scarpe: studi dimostrano come dopo soli 80 km ci sia una diminuzione delle capacità di assorbimento della scarpa del 25%, che si riduce ancora al 40% dopo circa 450 km! Dopo 750 km si assiste a delle lesioni strutturali delle componenti ammortizzante.

Cambia le tue scarpe a seconda delle distanze coperte, non del tempo!

Conclusioni

Secondo la letteratura scientifica la comodità della scarpa da running è essenziale per ridurre drasticamente la possibilità di infortunio. Infatti, non c’è una correlazione di base tra scarpa da corsa e infortuni, ma esiste rispetto ai carichi di lavoro. Tuttavia, le scarpe possono ottimizzare o minimizzare i carichi su determinate strutture anatomiche.

 

 

Il tuo Fisioterapista,

Matteo




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